3 motivi di interesse (da non perdere):
L’abisso La Spluga della Preta, tra i più profondi al mondo
I dolci pascoli di Malga Fanta e la Grotta del Ciabattino
Le imponenti rocce del Ponte di Veja modellate dalla natura
Il Corno d’Aquilio e il Ponte di Veja, due meraviglie nel Parco della Lessinia tra Veneto e Trentino
Il bellissimo Corno d’Aquilio (m. 1545), da cui ammirare la grandiosa val d'Adige, il Garda, il dirimpettaio Monte Baldo e altre vette venete e trentine. Ma anche il dolce altipiano di Malga Fanta, la celebre Spluga della Preta, la Grotta del Ciabattino ed il Ponte di Veja.
3 motivi di interesse (da non perdere):
L’abisso La Spluga della Preta, tra i più profondi al mondo
I dolci pascoli di Malga Fanta e la Grotta del Ciabattino
Le imponenti rocce del Ponte di Veja modellate dalla natura
Durata: intera giornata – Lunghezza: 9 km (escursione completa) opp. 6,8 km (solo primo anello) – Dislivello+: 420metri – Difficoltà: impegnativa la prima parte di salita, media per il restante percorso (itinerario escursionistico con dislivello medio prevalentemente su sentieri montani ben segnalati e brevi tratti di strada asfaltata e sterrata)– Costo: € 15.00 – Calorie bruciate: 1000kcal – Guida: LAURA TORRESIN, guida naturalistica.
Breve Descrizione: Il bellissimo Corno d’Aquilio (m. 1545) si erge nel Parco della Lessinia al limite settentrionale della Valpolicella. Da qui si ammirano la grandiosa val d’Adige, il Garda, il dirimpettaio Monte Baldo e altre vette venete e trentine. Per arrivarci attraverseremo il dolce altipiano di Malga Fanta e faremo una sosta d’obbligo alla celebre Spluga della Preta, uno degli abissi più profondi al mondo con pozzi lunghi ed articolati che raggiungono la profondità di quasi mille metri e dei quali molti sono ancora inesplorati. Lungo il percorso visiteremo anche la chiesetta degli speleologi e la Grotta del Ciabattino.
Possibilità di degustazione in malga.
Dopo la pausa pranzo, sulla via del ritorno verso Padova a 20 minuti di macchina dal Corno, faremo tappa al Ponte di Veja: maestoso quanto suggestivo arco naturale (con una arcata di circa quaranta metri) ed importante sito preistorico per la lavorazione delle selci.
Note: